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Connettersi ad internet con un cellulare Bluetooth

Questa è una guida per shellomani malati, se già dover scrivere a mano apt-get install ti infastidisce lascia perdere e cambia post 😉

Collegarsi ad internet con un cellulare Bluetooth

Come da titolo, in questa guida spiegherò brevemente come connettersi ad internet utilizzando un cellulare GPRS/UMTS connesso via Bluetooth alla nostra adorata Linux Box.


Il primo passo è procurarsi l’indirizzo fisico del nostro cellulare, quindi lanciamo un bell

hcitool scan

per scoprirlo. Otterremo un output simile a questo “00:19:2D:12:30:FF Luca”, il primo risultato è l’indirizzo fisico del cellulare, il secondo è il nome assegnato. Io, con fantasia estrema, ho chiamato “Luca” il mio cellulare. Annotiamoci il numero da qualche parte, ci servirà tra un attimo. Come root (quindi utilizzando sudo con *buntu e su con le altre distro), editiamo il file /etc/bluetooth/rfcomm.conf con il nostro editor preferito, e inseriamo queste righe:

rfcomm0 {
bind yes; # Questo serve per indicare al nostro computer di assegnare un device al cellulare all’avvio
device 00:19:2D:12:30:FF # Questo è l’indirizzo fisico di prima
channel 1; # Questo è il canale per la connessione
comment “Nokia N70”; # Questa è una descrizione arbitraria del dispositivo. Puoi anche lasciarlo vuoto.
}

A questo punto è necessario riavviare il servizio Bluetooth, con molte distro è sufficiente un /etc/init.d/bluetooth restart lanciato come root, se siamo troppo pigri per farlo basta riavviare.
Il prossimo passo è impostare i dati per la connessione vera e propria. Laciamo come root pppconfig, e selezioniamo la voce create, la prima.

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Lasciamo provider come nome della connessione e proseguiamo.

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Selezioniamo con dynamic come tipo di DNS (con spazio si seleziona la voce), quindi premiamo invio per passare al passo successivo

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Bisogna ora selezionare “PAP” come metodo di autenticazione, quindi proseguiamo.

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A questo punto si deve inserire il nome utente per la connessione, che per la maggior parte degli operatori telefonici è ininfluente, tanto ci fanno pagare lo stasso 😀 quindi inseriamo qualsiasi cosa e proseguiamo.

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Stesso discorso per la password, qualsiasi cosa scriviate va bene.

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Lasciamo il valore di default come velocità della porta e proseguiamo.

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Anche in questo passo lasciamo l’opzione predefinita, cioè “Tone” e andiamo avanti.

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Ecco, adesso bisogna inserire il numero da comporre per la connessione. Nei cellulari Nokia (e se non sbaglio anche Sony-Ericsson) bisogna inserire *99# per indicare l’intenzione di usare il GRPS/UMTS. Per le altre marche sarà sufficiente una breve ricerca su internet per scoprire il numero adatto.

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In questo passaggio bisogna specificare la propria volontà di inserire manualmente il dispositivo con il quale effettuare il collegamento, quindi rispondiamo no alla proposta di usare il rilevamento automatico.

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Ora specifichiamo il device /dev/rfcomm0 e andiamo avanti.

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Apparirà una schermata riepilogativa, salviamo la configurazione premendo Finished

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Infine una schermata ci dà alcune informazioni tecniche che possiamo tranquillamente ignorare e proseguire.

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Usciamo allora da pppconfig premendo Quit.

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A questo punto, se tutto è andato a buon fine, basterà lanciare pon per iniziare la connessione e poff per disconnettersi. Ah, fate bene attenzione alle tariffe per la navigazione web, sono davvero alte. L’anno scorso avevo attivato “Internet GPRS in libertà” della Vodafone, che a fronte della spesa di 20 euro per l’attivazione forniva 500 Mb di traffico (upload compreso) da utilizzare in 30 giorni, il traffico extra si paga normalmente 0.6 cent/Kb. Perché aggiungo questo? Per quello che è successo dopo. La promozione doveva scadere il 5 settembre, se non sbaglio. Ebbene, il 5 settembre alle 3 del pomeriggio mi connetto, gironzolo un po’ per il web e quindi mi disconnetto. In serata controllo il traffico disponibile: 0,74 euro, ultimo addebito poco più di 40 euro. Cosa?! E la promozione?! Come mi ha risposto una simpatica (?) signorina del 190, era finita a mezzogiorno e dieci, perché io l’avevo attivata a mezzogiorno e 10. Ovviamente dell’ora della scadenza non si faceva menzione da nessuna parte. E io non ho mai più rivisto i miei 40 euro. State in guardia.

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